Con una classe delle scuole elementari, maestra Carla Zannini. A partire dalla pietra di Sandrine
Dopo la visita alla “PIETRA” dei giardini pubblici, conversiamo sull’esperienza. Alcuni bambini la vedono come un oggetto proveniente dallo spazio, altri la immaginano come una “macchina”. A questo punto emergono diverse DOMANDE:
- da dove proviene
- qual è la sua composizione
- chi l’ha usata
- come si chiamano gli esseri che l’hanno utilizzata
- perché sono partiti
- come hanno fatto ad impiegare il sasso come se fosse un’astronave
- uomini della preistoria costruiscono un’astronave di pietra per tentare la conquista dello spazio;
- la pietra proviene dallo spazio, da un lontano corpo celeste e per qualche motivo è stata intercettata da esseri extraterrestri, che l’hanno utilizzata per visitare altri pianeti;
- il sasso è un frammento del meteorite caduto sulla Terra 65 milioni di anni fa.
A questo punto gli alunni si dividono in GRUPPI per sviluppare le diverse ipotesi e trasformarle in vere storie.
Ipotesi 1 Alla fine del Neolitico una tribù di uomini primitivi cominciò a pensare che tra le stelle c'era la residenza degli dei. Decisero così di costruire un'astronave per andare a vederli di persona. Cercarono un masso che fosse abbastanza grande per tutti e ne trovarono uno bellissimo a forma di auto. Loro naturalmente non sapevano che cos'era un'auto, però pensarono proprio che quella forma andasse bene per viaggiare nello spazio. Ci misero tre anni per costruirvi sopra una “capanna spaziale”, con il tetto di paglia e i muri di pietra e argilla. Appena ebbero finito di perfezionarla, pensarono a come farla viaggiare nello spazio. Tentarono in mille modi, ma nessuno di essi ebbe successo; poi l'anziano del villaggio propose di fare la prima forma di catapulta e diede tutti i dettagli per costruirla. Scelsero la palma più grande del villaggio e la curvarono fino a terra, dopo di che tagliarono la chioma e vi legarono una conca di legno abbastanza grande per contenere l'enorme sasso. Fissarono il tutto con robuste travi di bronzo e vi misero sopra la pietra su cui erano saliti i sette guerrieri più coraggiosi del villaggio. Pronti...partenza...via! Eccoli volare sempre più in alto, ma... A un certo punto il peso della navicella li fece “spataccare” sul terreno. Un po' storditi e ammaccati, si avviarono di nuovo al villaggio, scontenti e delusi per la loro disavventura. Dovettero ritornare a prendere la pietra, rifare la casa spaziale e rimettere a posto la catapulta. Fatto tutto questo ripartirono per lo spazio e questa volta funzionò finalmente la catapulta. Nella navicella però c'era un intruso, un piccolo della tribù che si era intrufolato di nascosto per vivere quella bellissima avventura. A metà viaggio un eroe andò a prendere del cibo e trovò il bambino, lo prese fuori e gli chiese il suo nome, arrabbiato e urlando gli chiese perchè era venuto. Lui guardò per terra e non rispose. L'uomo lo appoggiò sul pavimento, lo fissò con lo sguardo severo e chiamò gli altri che, arrivati, rimasero a bocca aperta, uno di loro urlò : “Ub”! Il bambino alzò la testa e salutò suo padre. Il guerriero arrabbiato si sedette un po' più in là piangendo; il bambino si avvicinò al suo papà guerriero e lo abbracciò forte chiedendogli scusa. Il padre guerriero lo guardò con le lacrime agli occhi dicendogli che non sarebbe dovuto venire sulla navicella perchè era troppo pericoloso, ed era per quello che avevano scelto gli uomini più forti e coraggiosi del villaggio. Ub si rese conto di aver fatto una brutta azione, però pensò anche a come sarebbe stato triste senza suo padre per un lungo tempo. Gli altri guerrieri chiamarono il loro compagno e gli dissero che erano quasi arrivati; subito dopo si sentì un “Boom!!!” E capirono di essere atterrati. Scesero dalla roccia spaziale per esplorare il territorio ed emisero un forte “WoW!!” per lo splendore del posto: quel pianeta era ricoperto d'oro e d'argento puro, le piante di puro lapislazzulo e i sassi di giada verde. In quel momento stava passando di lì un animale stranissimo con una proboscide rosa e le zampe verdi; il corpo e la coda carnosa era nera. Loro si stupirono per quello stranissimo animale che sulla Terra non avevano mai visto. Era proprio un pianeta strano. I guerrieri lo esplorarono per molti giorni, ma non trovarono gli dei che cercavano, così decisero di tornare a casa, anche perché sentivano molto la mancanza dei loro bambini. La pietra fu conservata nel centro del villaggio a ricordo di quella fantastica avventura. (Adriana- Chiara- Luca- Nicolò- Ornela)
Ipotesi 2 Al di fuori della Via Lattea c'è un'altra galassia chiamata Via Verde. In quella galassia c'era un pianeta chiamato Pianeta Giallo. Questo pianeta, molto piccolo, era abitato da cinque alieni blu. Un giorno il più intelligente di loro con un radar intercettò una bomba enorme che stava per esplodere e avrebbe costituito una minaccia per il pianeta. Subito avvertì i suoi compagni. Tutti cercarono di trovare una soluzione a quella tragedia. Sul loro pianeta c'era tra tante rocce gialle un’enorme pietra grigia, che era più resistente, quindi lo stesso alieno che aveva scoperto la bomba scolpì la pietra fino ad ottenere un oggetto capace di viaggiare nello spazio e fece appena in tempo: il giorno dopo lui e gli altri erano a bordo del veicolo e decollarono. Dopo pochi minuti il pianeta esplose e si sentì un gran botto. Gli extraterrestri, a causa della grande esplosione, vennero scaraventati su Plutone. Per fortuna la navetta spaziale non si era rotta, aveva solo qualche ammaccatura. Quando erano partiti avevano poco carburante (gas), giusto quello necessario per decollare, ed ora lo avevano finito. Scoprirono che il pianeta era fatto prevalentemente di gas, che era il loro combustibile. Riempirono il serbatoio e partirono alla scoperta di un nuovo pianeta. Viaggiarono per circa una settimana, prima di atterrare su un pianeta che sembrava abitabile: la Terra! Atterrarono nel giardino pubblico di Pianoro. Uno di loro disse: - Questo pianeta sembra proprio giusto per noi! Scesero dall'astronave, che fu ritrovata e scambiata per una semplice pietra, ed ora le classi vanno a visitarla. (Darlene- Giovanni- Jessica- Sofia- Tommaso- Vanessa)
Ipotesi 3 Da dove proviene il “sasso” osservato ai giardini pubblici? Sessantacinque milioni di anni fa, precisamente durante la scomparsa dei dinosauri, un grosso meteorite cadde proprio nel centro del Messico e poco lontano c'era un grosso dinosauro in fase di schiusa. Le onde d'urto provocate dal grosso meteorite, che aveva la forma di una macchina, fecero schiudere l'uovo e da lì nacque un piccolo velociraptor che possedeva un potere sovrannaturale (per i dinosauri) e cioè l'intelligenza. Egli si avvicinò al meteorite e piano piano riuscì a fargli assumere l'aspetto di una navicella spaziale primitiva. Il piccolo partì per lo spazio aperto, precisamente verso Marte, in cerca di avventure. Atterrato sul pianeta rosso decise di esplorarlo e vide: dune di sabbia, alture sabbiose, un vero e proprio deserto infuocato. Il piccolo raptor incontrò un alieno e i due diventarono amici, ma i nemici dell'extraterrestre incominciarono a dire che loro erano molto più intelligenti. Gli alieni misero alla prova l'intelligenza del nostro eroe facendogli affrontare delle prove; la prima prova consisteva nel costruire un castello in metà del tempo previsto. Il dinosauro vinse tutte le prove d'intelligenza e perciò i nemici se ne andarono via. Il raptor decise di partire verso altri pianeti e, per quanto ne sappiamo, l'astronave cadde nella cava di Pianoro. (Adele- Davide- Davide- Federico- Paolo)
Sabrina Torelli "Verso Pianodoro" maggio 2008
Maggio 2008. Intervento di Sabrina Torelli "Verso Pianodoro: il tappeto narrante" in collaborazione con la classe 2 C della scuola elementare D. Sabbi."Niente è più intimo del modo in cui i pensieri diventano parole. E' lì in realtà la nostra anima". Una fiaba scritta per "Cuore di pietra" dall'artista diventa mappa dalla quale bambini e anziani del Centro Diurno sono partiti per una narr-azione che ha rielaborato i tratti evocativi e descrittivi della realtà in cambiamento vissuta dal paese.
Corsi di animazione digitale - Febbraio 2008
Febbraio-marzo 2008. Corsi di “animazione digitale” tenuti da LOOP srl con alcune classi della Scuola Elementare “D.Sabbi" per la realizzazione di una serie di cartoni animati "Cuore di pietra".
Incontri e interviste agli abitanti - Gennaio 2008
Gennaio - Maggio 2008. Proseguono le visite e gli incontri fra i bambini e i ragazzi delle scuole con gli abitanti delle vecchie case ex-IACP che adesso si sono trasferiti nelle prime case nuove.I bambini intervistano gli abitanti.